
"Avrei dovuto prevederlo che non ero tagliato per fare il pendolare.
Mica riesco a dormire, io, come tutti gli altri, con le gambe allungate e le scarpe appoggiate sul sedile di fronte e la testa reclinata, che si imbernoccola sul vetro, ad ogni increspatura dei binari.
Io sono un incontinente espressivo.
A me, appena mi siedo, mi scappa subito da scrivere. "
Un bizzarro ed inquieto soliloquio epistolare, un corteggiamento senza adulterio, attraverso l'intensa intimità del racconto dei sensi.
L’immobile deflagrazione di un sentimento, senza spargimento di sangue.
Mica riesco a dormire, io, come tutti gli altri, con le gambe allungate e le scarpe appoggiate sul sedile di fronte e la testa reclinata, che si imbernoccola sul vetro, ad ogni increspatura dei binari.
Io sono un incontinente espressivo.
A me, appena mi siedo, mi scappa subito da scrivere. "
Un bizzarro ed inquieto soliloquio epistolare, un corteggiamento senza adulterio, attraverso l'intensa intimità del racconto dei sensi.
L’immobile deflagrazione di un sentimento, senza spargimento di sangue.
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