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PUBBLICATO "LA FRECCIA"


"Avrei dovuto prevederlo che non ero tagliato per fare il pendolare.
Mica riesco a dormire, io, come tutti gli altri, con le gambe allungate e le scarpe appoggiate sul sedile di fronte e la testa reclinata, che si imbernoccola sul vetro, ad ogni increspatura dei binari.
Io sono un incontinente espressivo.
A me, appena mi siedo, mi scappa subito da scrivere. "

Un bizzarro ed inquieto soliloquio epistolare, un corteggiamento senza adulterio, attraverso l'intensa intimità del racconto dei sensi.
L’immobile deflagrazione di un sentimento, senza spargimento di sangue.

Commenti

Anonimo ha detto…
I inclination not concur on it. I assume precise post. Especially the appellation attracted me to read the unscathed story.

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Tratto da "La Freccia"

Diciannove novembre, 6 (sei) Oggi silenzio. Silenzio leggero come un sorriso. La cosa più pesante di questa lettera sarà il francobollo.